agriturismo Juna

nella piazza di Aurisina

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Antonella è stata nostra ospite i primi giorni di agosto e con molto piacere pubblichiamo il suo diario di viaggio, che alterna  alla narrazione puntuale del suo soggiorno momenti ricchi di poesia e emozione.

Al racconto di Antonella, abbiamo accompagnato le fotografie di Claudia, un'altra nostra ospite, che ci ha donato la sua originale storia per immagini di Aurisina.

Le abbiamo volute unire perchè ci è sembrato un connubio perfetto tra immagini e parole.

Grazie Antonella e Claudia !

Diario di viaggio a Aurisina, 2 - 4 Agosto 2019

Sono alla fermata del bus, in Piazza Oberdan nei pressi della stazione di Trieste, in attesa del numero 44 per recarmi ad Aurisina Centro.

Mentre osservo impaziente l’orizzonte, lo vedo arrivare.

Salgo curiosa.

 

Il tragitto in salita, generoso di curve , mi consiglia di tenermi ben ancorata al sedile mentre mi avvicina ad un cielo limpido ed azzurro. Osservo dal finestrino il mare lontano, trattenuto dall’abbraccio di una costa ricca di vita e vegetazione.

Dopo circa 40 minuti, arrivo ad Aurisina Centro.

Scendo alla fermata situata al centro della piazza alberata di questo piccolo borgo carsico.

Che meraviglia : di fronte a me l’agriturismo Juna, alla mia sinistra la Chiesa di San Rocco, patrono del paese.

Intravedo stradine oltre le quali potrò raggiungere agevolmente sia il sentiero della Salvia che il sentiero dei Pescatori.

Noto una banca, un ufficio postale, una farmacia, un forno ed alcuni negozi.

Questo rapido sguardo d’insieme, mi conforta, dandomi la sensazione di poter far fronte a desideri ed imprevisti .

Serenamente fiduciosa mi avvicino all’agriturismo.

Suono. Viene ad aprirmi Maddalena, accogliente mi invita a raggiungerla in giardino .

Attraversiamo la zona living dove colpiscono la mia attenzione un pianoforte, una bacheca riservata al bookcrossinge e una credenza dove sono esposti alcuni prodotti delle aziende agricole del territorio.

Un ambiente dal fascino retrò, dalla calda atmosfera di inizio novecento. Mobili e suppellettili sapientemente recuperati , vivi del loro passato, creano una dolce ”atmosfera di casa”.

Percepisco una confortante attenzione per l’arte , la letteratura, la musica e la creatività.

Respiro un’atmosfera di caldo rispetto per le cose e le persone.

Raggiungiamo il giardino situato nella corte interna dell’edificio.

Conversiamo piacevolmente mentre sorseggio un gradevolissimo caffè, accompagnato da un’inattesa gustosissima fetta di plumcaike al limone e ai semi di papavero. Il tutto offerto con cura, come farebbe una buona padrona di casa attenta ai suoi ospiti.

La conversazione scorre fluida e sincera in questa “stanza all’aperto” le cui pareti sono animate da ortensie bianche e rosa, gerani rossi , vasi di rosmarino, salvia ed erbe aromatiche , all’ombra delle fronde di alcuni alberi fra cui s’insinua una lieve brezza, accompagnata da un leggero, costante cinguettio.

Compiaciuta dalla scoperta di alcune piante di edera, lascio il giardino per raggiungere, accompagnata da Maddalena, la mia stanza.

Appena ne varco la soglia, non posso fare a meno di apprezzare la presenza di uno scrittoio e di una poltroncina, insieme alla vista di alcuni libri.

La stanza è intima, accogliente, animata da oggetti e suppellettili che parlano di una amorevole e paziente ricerca, attenta ad offrire quiete e serenità a chi vi soggiorna. Con sorpresa provo la stessa sensazione entrando nel bagno.

Confortata da un ambiente che offre ristoro al corpo quanto allo spirito, esco per fare una passeggiata.

Il suono delle campane sposta la mia attenzione alla vicina Chiesa di San Rocco con la statua del Santo sulla facciata. Con gli occhi del ricordo osservo il campanile che con il suo orologio scandisce la vita del paese , rivedendo in esso il paese della mia infanzia.

Percorro un viale alberato che dalla Chiesa mi porta all’inattesa vista del busto del poeta Igo Gruden, il poeta di Aurisina.

Passeggio liberamente tra le vie del paese osservando un susseguirsi di case grandi e piccole appoggiate l’una all’altra, con piccoli orti, spaziosi cortili, piccoli frutteti domestici. Mi avvicino con circospezione a qualche recinzione per curiosare all’interno di orti e cortili, ordinati e ben curati.

Nei dintorni, tortuose stradine e tipiche case di pietra con tanto di pozzo nel giardino contribuiscono a dare al borgo la tipica atmosfera dei piccoli centri del Carso.

Il Sentiero della Salvia, il Sentiero dei Pescatori e la Spiaggia di Canovella degli Zappoli mi accolgono in quotidiane escursioni, dove pensieri ed emozioni camminano intrecciandosi alla vegetazione circostante e alla trasparenza del mare cristallino. Ogni volta rientro a Juna con una sensazione di rinnovato benessere.

Oggi è Sabato. Mentre salgo le scale per raggiungere la mia stanza, osservo un inatteso vaso di gigli rosa sul davanzale interno di una delle finestre.

Ancora più grande è la sorpresa quando, entrando nella mia camera, noto gli stessi fiori sul tavolino accanto al mio letto: una delicata composizione di gigli rosa e gypsohila bianca che completa con grazia l’ambiente. Mi sento accolta in un abbraccio che mi invita a restare.

Dopo un sonno ristoratore, è piacevole scendere in giardino per la prima colazione. Maddalena propone ogni mattino un dolce al forno e dei biscotti diversi da quelli del giorno precedente, oltre a tutti quegli alimenti che caratterizzano una sana e variegata colazione. Un momento che profuma di dolcezza, attenzione e cura.

La domenica mattina, prima di partire, decido di assistere alla S.Messa nella Chiesa vicina.

Entro con religioso rispetto in questo luogo di culto a me sconosciuto per assistere ad una S.Messa in lingua slovena.

Viva della presenza dei suoi fedeli, ricca di affreschi, quadri e pitture, osservo ammirata l’interno di questa Chiesa con gli occhi del cuore. Sorpresa dalla musica di un organo e dal canto di un coro che non vedo ma intuisco provenire da un pulpito alle mie spalle, provo una profonda sensazione di pace…la celebrazione mi sembra poesia.

Maddalena deve recarsi a Trieste, si offre gentilmente di accompagnarmi in stazione.

Ci salutiamo. In realtà è un arrivederci: ho già prenotato per un prossimo soggiorno.

Mentre salgo in treno sorrido…la vita è fatta anche di luoghi che ti invitano a restare, di luoghi che ti invitano a tornare.

Antonella Zanella, agosto 2019

foto : Claudia D'Ambros

 

 

 

Maddalena + 39 339 508 1138 
Walter + 39 335 838 3533
 

info@agriturismojuna.it

Address

Aurisina, 97/c
I-34011 Trieste, Italy
GPS 45.74946 - 13.67347